martedì 4 novembre 2008

Riassunto assemblea del 3 11 2008

Il collettivo di Ingegneria cercando di fare una sintesi di ciò che è emerso dalle precedenti assemblee di facoltà, ha prodotto un documento presentato lunedì 3/11/2008 in aula 43B agli studenti.
Il documento è stato strutturato sui seguenti punti:
La convocazione di un'assemblea generale periodica tale da consentire agli studenti di diventare parte attiva nelle scelte della facoltà e nei processi di trasformazione ed evoluzione della didattica;
la riappropriazione di uno spazio che possa essere centro fisico del movimento, in maniera tale da creare un laboratorio culturale in cui possano confluire i contributi di studenti, docenti e ricercatori;
una rimodulazione degli orari di studio che crei la possibilità di avere degli spazi concreti (consistenti in ore libere da attività didattiche) atti a creare sapere critico e aggregazione sociale;
La richiesta ai docenti coinvolti direttamente nella protesta di dedicare parte delle loro lezioni alla libera discussione, creando così uno spazio di dibattito in cui confrontarsi liberamente sull'oggetto della protesta e le evoluzioni di quest'ultima;.
Le richiesta di uno stato di CO-GESTIONE che testimoni, coerentemente con quanto affermato in altre occasioni, che studenti, docenti, ricercatori e personale tecnico-amministrativo sono dalla stessa parte. E' stata quindi proposta una forma sperimentale di gestione della facoltà in cui L'Assemblea Generale degli studenti sia interlocutore degli organi collegiali di facoltà, in modo tale da rendere gli studenti stessi parte attiva.

Tale documento è stato posto all'attenzione dell'Assemblea dopo un introduzione da parte dei ragazzi del comitato nella quale si presentava un resoconto sulle attività svolte durante il blocco della didattica.
Successivamente i prof.Veltri e Bova, entrambi candidati alla presidenza della Facoltà di Ingegneria, si sono detti favorevole alle proposte contenute nel documento ad eccezione della co-gestione, precisando però come quest'ultima posizione derivi solo dal delicato momento di transizione attraversato dalla Facoltà.
Quindi il preside facente funzione, il prof. Falcone, ha fatto notare agli studenti la necessità di lasciare liberi i locali della presidenza, al fine di svolgere nella maniera adeguata e più rapida possibile l'elezione del nuovo preside, in modo da disporre del potere decisionale necessario a prendere posizione rispetto alla situazione di agitazione in cui la facoltà versa.
Dopo questi interventi si è proceduto all'analisi e alla votazione punto a punto del documento. E dopo brevi dibattiti sono subito approvati i primi due punti.
Giunti al terzo punto, i professori presenti si sono espressi in modo favorevole all'inziativa proponendo varie possibilità di ridistribuzione degli orari delle lezioni. Alcune perplessità sono state sollevate da alcuni studenti. Per queste ragioni il terzo punto è stato sospeso per essere ridiscusso con più calma nella prima assemblea utile; inoltre, gli studenti di edile-architettura hanno deciso di ritrovarsi Mercoledì alle 19:30 nell'aula 40B per discutere nello specifico le proprie problematiche.
Il quarto punto è stato approvato all'unanimità.
Poiché la quasi totalità delle proposte all'interno del docomuneto sono state accolte dalla Facoltà, il collettivo ha deciso di disoccupare la presidenza e di far riprendere la regolare attività della stessa.
Il comitato continuerà nel percorso atto a sensibilizzare gli studenti e il mondo esterno all'università, nonché a pianificare future azioni di lotta e di opposizione. Qualora le richieste accettate non verrano al più presto trasformate in atti concreti da parte della facoltà, saremo pronti ad alzare il livello dello scontro.

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